La nostra missione

LA VISIONE

L’Alfiere Campoverde, associazione culturale itinerante, intende muoversi lungo le diagonali aperte del territorio cittadino alla ricerca di nuove caselle, di avamposti che possano diventare un punto d’incontro per tutti gli appassionati del “nobil giuoco” o di chi vuole imparare a giocarci.
Non siamo un circolo scacchistico, per noi l’agonismo passa in secondo piano, desideriamo invece diventare un punto di riferimento della collettività per far conoscere il gioco degli scacchi e le sue potenzialità nell’ambito della promozione del benessere mentale.

PERCHÉ L’ALFIERE?

Come un Alfiere che si muove a zig-zag sulla scacchiera, la nostra associazione si sposterà per Torino, fermandosi tra le persone e nei luoghi che vorranno ospitarla di volta in volta (parchi, giardinetti, scuole, caffè, associazioni culturali, circoli, case del quartiere, cinema, biblioteche, etc.) per promuovere e generare aggregazione sociale, andare incontro alle esigenze di riqualifica umana, sociale, ambientale dei nostri quartieri cittadini, tendere la mano alle persone che vivono in condizioni di emarginazione e solitudine, progettare eventi culturali…

PERCHÉ CAMPOVERDE?

Perché l’idea di costituire l’Associazione è nata così, un paio d’anni fa, iniziando a giocare a scacchi in una piccola isola verde della città di Torino circondata da strade e palazzi… Questo nuovo, piccolo gruppo di amici e appassionati di scacchi, un giorno si è detto: E se diventassimo un’associazione culturale? Detto fatto!!!

GLI OBIETTIVI

L’associazione ha lo scopo di promuovere il gioco degli scacchi a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione alle persone che soffrono di disagio psichico, per:

• sviluppare e migliorare diverse facoltà cognitive (memoria, attenzione, concentrazione,

capacità analitiche e decisionali);

• sviluppare competenze emotive e socializzanti (interagire con gli altri, mettersi nei panni degli altri, modulare l’auto ed etero aggressività, rispettare le regole e gli avversari, gestire l’ansia e lo stress durante una performance);

• creare e promuovere integrazione e coesione sociale;

• favorire il benessere psico-fisico delle persone;

• valorizzare e riqualificare gli spazi urbani (verdi e non) inutilizzati o in via di degrado e promuoverne una nuova e originale forma di utilizzo per incontrarsi e prendersi cura dei beni comuni della collettività;

• infine, promuovere “intrecci” culturali con diverse discipline scientifiche e artistiche (intelligenza artificiale, scienze cognitive, cinema, letteratura, musica, fotografia, etc.).